1 Eccoci a Jovenceaux per ripercorrere l'ormai nota traccia pubblicata un paio di anni fa. Ci fanno compagnia due "indigeni".
2 All'ingresso del Gran Bosco superiamo un biker impegnato in attività alternativa
3 Si pedala allegramente nel bosco, peccato per l'umidità da giungla tropicale.
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6 Salendo di quota il clima migliora: il caldo feroce della città è solo più un brutto ricordo (fino a stasera)
7 Al col Blegier stazionano greggi di ovini
8 E greggi di biker: mai visto un tale affollamento di bici su queste strade. Ci raggiunge un numeroso gruppo di omegnesi, anche loro sulla nostra traccia, cui ci accodiamo (star loro davanti ci riesce difficile)
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10 Il cimentissimo del Genevris, qualcuno ci riesce.
11 Affollamento sulla vetta
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13 Si riprende a pedalare senza fretta
14 Al col Basset gli omegnesi ci salutano, costretti a tagliare per motivi di tempo. Noi invece raccogliamo un trovatello solitario, partito millemila km prima di noi. Ce lo porteremo appresso quasi fino alla fine.
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17 Imbocchiamo il sentiero Bordin che ci riporterà, non senza sudare e in non meno di due ore, alle auto.
18 Ridiscendiamo a Oulx per approfittare dell'ospitalità di Carla e Max che ci offrono un meritato rinfresco (anche climatico)
19 Il finale della giornata era già scritto, in quel di Sant Ambrogio!